9000 grazie ai partecipanti alla Fiera del Trentino dei bambini, che in quest’edizione sono arrivati da tutto il Nord Italia: Torino, Varese, Venezia, Parma,… un continuo commento positivo sul sito, sulla pagina Facebook e naturalmente questo evento che di anno in anno cresce sempre più. Noi vediamo giornalmente i numeri di chi ci segue (QUI il mediakit aggiornato), ma è tutta un’altra (bellissima) questione parlarne di persona.
Questi 9000 “grazie” vanno condivisi – ed ecco il vero motivo di questo post – con la mia compagna di avventura Manuela Zennaro (con me nella foto sopra), che mai come quest’anno ha preso le redini della situazione dalla A alla Z permettendomi di seguire nuovi progetti e anche di imparare un nuovo mestiere (altro articolo presto in arrivo).
Sono passati 4 anni più o meno da quando la mia strada si è incrociata con la sua. Le cose sono andate più o meno così: avevo cominciato da poco la mia trasmissione tv su Rttr, cercavo qualcuno che organizzasse delle dimostrazioni di ballo con dei bambini e in un battibaleno lei ha organizzato tutto nella sua scuola di danza, comprese centinaia di liberatorie firmate dai genitori. E’ stato amore a prima vista, quell’istante in cui capisci che sì, quella è la persona giusta con cui lavorare. Io non avevo una lira da investire in nuovi collaboratori, ma lei mi ha detto semplicemente: “Mi piace il progetto e mi piacerebbe darti una mano”.
Meno di un anno dopo ha lasciato un part time a tempo indeterminato per combattere con me in prima linea sui tanti fronti legati al Trentino dei bambini. Insieme ci siamo tolte grande soddisfazioni, sgobbato come muli, ingoiato qualche rospo, ma soprattutto abbiamo avuto la possibilità di inventarci giorno per giorno il nostro lavoro, creato su misura come meglio ci sembrava. Non è mancato qualche momento di stanchezza e furibonde litigate della durata massima di dieci minuti, ma quando penso a lei mi vengono subito in mente:
- le occhiate complici, di quelle che ci capiamo in mezzo secondo
- la fiducia che ho in lei, per le sue capacità e la sua energia
- i tanti caffè in cui condensare in un quarto d’ora tutto quello che di personale non riusciamo mai a dirci nelle mille telefonate quotidiane
- l’ansia che condividiamo se tutto non è stato pensato nel dettaglio, unite dalle solite manie di perfezionismo
- la certezza che, passati questi anni, la strada ormai è – più o meno – in discesa.
So già che dopo aver letto quest’ultima frase lei starà ridendo e pensando: “Seee, vediamo cosa ci toccherà affrontare ancora”. E sì, cara Manuela, anche su questo hai proprio ragione. In questo momento di relax alla fiera (bellissime come sempre le immagini della nostra fotografa ufficiale Roberta Pisoni), stavo pensando che senso ha, a volte, tutta questa fatica. Poi ti ho immaginata all’ingresso di Trento Fiere e mi è venuta voglia di raggiungerti per vedere di persona tutti quei piccoli (e grandi ) sorrisi, che nascono dalla strada che ci siamo inventate insieme.